In attesa di pubblicare il first outlook delle previsioni per Brazil 2014, un ripasso
Breve estratto della MW (Midfield's Welfare)
theory.
Nello sport, di solito, vince il
migliore, ovvero il più forte, quello che presenta il miglior mix di capacità
fisico/tecnico/mentali rispetto alla disciplina in questione. Negli sport di gruppo ciò è vero se alle
capacità aggiungiamo quelle tattiche e di amalgama del gruppo.
Con
tutto ciò, rimane sempre una percentuale di casi in cui il
"migliore" non vince, soprattutto
in sfide secche o tornei brevi, frustrando così i pronostici degli addetti ai
lavori.
Per il mondo del calcio, soprattutto quello dei tornei per nazionali, sono nel tempo nate parecchie teorie che provano ad offrire pronostici e spiegazioni alternative a quelli tecnico/sportivi , dai più banali polpi o animali simili che indovinano (a culo) l'esito delle partite, sino ai più strutturati report di analisti finanziari che provano a correlare il risultato sportivo agli economics dei paesi o delle loro aziende. Tali teorie hanno trovato sempre maggior spazio nel calcio laddove è stata maggiore la frequenza di risultati poco coerenti con i valori tecnici.
Tra
queste, la MW (Midfield's Welfare) theory.
Nata nel secolo scorso, ha sin qui avuto ottimi risultati, pur con un problema di contestualizzazione sul nuovo millennio.
Nata nel secolo scorso, ha sin qui avuto ottimi risultati, pur con un problema di contestualizzazione sul nuovo millennio.
In
estrema sintesi, la MW theory si basa sulla considerazione che il calcio, prima
che uno sport è un fenomeno sociale e un bene pubblico. Il fattore tecnico, pur
restando molto importante, va quindi corretto con un fattore che tenga conto di
questo elemento.
Semplificando, il fattore MW nasce sulla correlazione diretta che è stata osservata tra due aspetti: a) centrocampo come legame tra i reparti ed il gioco;
b) Welfare State come elemento di tenuta e crescita della società e di produzione di centrocampisti. Squadre nazionali di paesi con governi che lavorano bene su questa relazione hanno quindi un MW factor alto che può correggere e rafforzare il fattore tecnico.
Semplificando, il fattore MW nasce sulla correlazione diretta che è stata osservata tra due aspetti: a) centrocampo come legame tra i reparti ed il gioco;
b) Welfare State come elemento di tenuta e crescita della società e di produzione di centrocampisti. Squadre nazionali di paesi con governi che lavorano bene su questa relazione hanno quindi un MW factor alto che può correggere e rafforzare il fattore tecnico.
Non
è semplice contestualizzare
questo elemento, però, in genere, è vero che questi sono temi "di
sinistra" su cui lavorano governi socialisti/laburisti/progressisti/ecc.
Volendo banalizzare allora, governo di sx-->growth del MW factor.
Volendo banalizzare allora, governo di sx-->growth del MW factor.
Il legame è in realtà più complesso per diverse ragioni, almeno tre delle quali molto importanti.
La prima: paradossalmente il tema del welfare è molto presidiato, come strumento di consenso e controllo, anche da regimi dittatoriali e fascisti che in effetti hanno sempre avuto MW factor alto.
La seconda, un MW fact alto è associabile solo a governi di sx che si muovano nella tradizione socialista. Cross-over di vario genere, ancorché a sx, diminuiscono l'MW fact.
E comunque, da ultimo, l'MW factor va sempre valutato contestualizzandolo paese per paese e in termini di andamento nel tempo: un modesto, ma serio governo liberale che prende il posto di un populista di destra, in un paese senza tradizione socialdemocratica, alza l'MW fact.
La MW theory afferisce al campo delle scienze sociali, produce risultati non dimostrabili con il metodo scientifico e non applicabili al singolo evento. I suoi risultati vanno letti come linee di tendenza applicabili ad un universo sufficientemente ampio.
L'MW Factor va letto insieme al fattore
tecnico, i pesi relativi dei due fattori non sono osservabili, né stimabili,
per cui in caso di fattori di segno opposto non
è possibile produrre previsioni affidabili.
La MW theory ha vissuto e vive problemi di interpretazione di fenomeni della "modernità" del nuovo secolo , così come altre fondamentali teorie nate nel '900 (la crescita nell'alternanza delle stagioni, le leggi della stupidità di Cipolla, ecc)
Semplificando, la causa di questa crisi è la
drammatica crisi/scolorimento delle identità (nazionali, politiche,
calcistiche, ecc). Purtroppo questo non va a beneficio di nessuno, poiché ormai
sono i fenomeni negativi e non quelli positivi, ad essere trasversali. Onde per
cui: l'Islanda fallisce, i governi tecnici arrivano in finale di calcio, un
premier tedesco può essere populista, ecc
La
disgregazione delle identità e dell’etica nel mondo del calcio e della politica
cui assistiamo (e non a caso i due fenomeni si muovono in modo parallelo) ha
anche generato un calo di interesse verso questa teoria, oltre che minarne gli
stessi fondamenti limitandone probabilmente anche le capacità predittive.
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